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LIONS CLUB

ERIO PANARARI

I 25 Anni del Lions Club Pegli
nel ricordo di un fondatore






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Come nasce il Lions Club Pegli


Nell'autunno dell'ormai lontano 1956, si ritrovano nella «hall» dell'Hotel Mediterranée un piccolo gruppo di pegliesi e precisamente i compianti Comm. Giulio Garaventa, titolare di un'industria molitoria, il Comm. Sandro Marchese, commerciante di preziosi, il Comm. Giuseppe Altichieri, dirigente alberghiero, oltrechè il Dott. Giuseppe Mazzanti ed il Dott. Probo Neri, per fortuna ancor oggi nostri validi soci ed in piena attività professionale.

Si parla con molto interesse di una associazione di estrazione americana, il «Lions International», che da qualche anno sta fiorendo anche in Italia, attraverso la formazione di vari Clubs nelle principali città, Genova compresa. Nasce così, fra i cinque amici, il desiderio di fondare anche a Pegli un Lions Club, con la finalità di unire in puro spirito di amicizia e senza alcun legame politico o religioso, i cittadini più rappresentativi nel campo delle varie attività. E ciò per contribuire a promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza ed essere solidali con il prossimo «mediante l'aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la simpatia verso i sofferenti», come appunto sancisce il codice dell'etica lionistica.

Il desiderio dei cinque amici diventa presto realtà: si cercano e si trovano aderenti nella cerchia delle comuni amicizie ed il 3 dicembre 1956, con il patrocinio del Lions Club di Genova (nato due anni prima) ed alla presenza del Delegato Internazionale Oscar K. Hausmann e dell'allora Past Governatore Gr. Uff. Natale Quaglia, si costituisce il Lions Club Pegli (69º in ordine di costituzione in Italia), sotto la presidenza del Comm. Giulio Garaventa. Il Club festeggierà la sua nascita ufficiale nella «Charter» del 13 aprile 1957, con il riconoscimento di 19 soci fondatori, fra i quali lo scrivente, ed ovviamente il Dott. Mazzanti cd il Dott. Neri, che dopo la morte di molti «Charter Memhers», rimangono oggi i tre soli soci fondatori presenti nel Club.



Foto della prima riunione conviviale

3 Dicembre 1956 — La prima riunione conviviale, in cui è sancita la costituzione del «Lions Club Pegli». (Al centro, Il Past Governatore Gr. Uff. Quaglia ed il Delegato Internazionale Hausmann; in primo piano, parzialmente coperto, il primo Presidente del Club Comm. Garaventa; sul fondo, a sinistra il Dott. Neri e a destra Il Dott. Mazzanti.



Charter

La «CHARTER» di fondazione del «Lions Club Pegli», consegnataci il 13 Aprile 1957 dall'Avv. Cesare Patrone, Presidente del Club «Sponsor» di Genova in occasione del primo e solenne «Meeting ufficiale» all'Hotel Mediterranée



Il primo decennio di vita del Club


Il primo anno sociale, 1957/58 (Presidente il Comm. Giulio Garaventa, Segretario il Dott. Giuseppe Mazzanti) può considerarsi un anno di rodaggio di attività lionistica, anche perché, lo dico francamente, la maggioranza di noi, allora ancora giovani e piuttosto digiuni di autentico spirito sionistico, consideravano l'appartenenza ai Lions un modo come un altro di trascorrere in lieta compagnia una serata.

Ricordo, peraltro, la figura austera del nostro primo Presidente Garaventa (dotata proprio de «le physique du rôle»), che nell'intento di indottrinarci apriva le nostre serate con parole «seriose e magniloquenti», invitandoci a meditare sull'alto significato di essere Lion.
E ricordo ancora la grande Charter Night ufficiale del 13 aprile 1957 al Grand Hotel Mditerranée, con oltre cento invitati ed alla presenza del Governatore Gr. Uff. Aldo Gallina, del Presidente del Lions Club di Genova (Sponsor) Avv. Cesare Patrone e di molte altre autorità cittadine.
Fu una serata magnifica, svoltasi in una festosa cornice di luci e di belle signore, allietata dopo la cena da danze protrattesi sino alle ore piccole.

Il secondo anno di attività, 1958/59 (Presidente il Prof. Vincenzo Odello, Segretario il Dott. Renato Toriggia) si apre all'insegna di una maggiore consapevolezza.
Il Preside Odello propone l'esigenza di uno statuto del Club, che saggiamente elaborato viene puntualmente approvato e pubblicato. Già in quell'anno è riconosciuta l'opportunità di privilegiare la «qualità», anziché la «quantità» dei soci nella crescita del Club, criterio che rimarrà fondamentale, anche per il futuro, come scelta di campo.
Di più, vengono gettate le basi per una collaborazione più stretta con i Clubs vicini, come Genova, Rapallo e Sestri Levante, a quel tempo già costituiti.

Con la presidenza Odello hanno pure inizio le offerte del Club per opere benefiche in occasione del Natale ed in particolare indirizzate verso la P.A. Pegliese e la Piccola Casa del Sacro Cuore.

Le due annate successive, 1959/60 e 1960/61 (Presidente il Comm. Attilio Prazzoli, Segretari rispettivamente lo scrivente ed il Dott. Federico Rollero), sono contrassegnate dalla eccezionale permanenza di uno stesso Presidente in due gestioni consecutive. Le ragioni che hanno portato a questa situazione anomala per il nostro Club, ancor oggi non mi sono ben chiare. Probabilmente il Club attraversava una crisi di crescenza (di quegli anni sono infatti le dimissioni di due soci fondatori, l'Avv. Agapito D'Ursi ed il Prof. Giuseppe Ferrero) e nessuno se la sentiva d'assumersi responsabilmente la guida. D'altra parte, il Comm. Prazzoli non nascondeva l'ambizione di conservare per due anni la presidenza, convinto che questa, se limitata ad un solo anno, non era in grado di sviluppare un valido programma d'iniziative. E infatti le iniziative, sotto la spinta dinamica del Prazzoli, non sono mancate in quelle due annate, quali: la regolare pubblicazione di un Bollettino illustrato del Club, in elegante veste tipografica, curata dal socio pittore Lino Schenal; la fondazione dello «Juniores Club Pegli», sezione giovanile del Lions Club Pegli, che anticipava gli odierni «Leo Clubs»; la costituzione e sponsorizzazione del «Lions Club Nizza Monferrato-Canelli» (Charter 25/6/60); oltreché un notevole incremento del numero dei soci del nostro Club, che passavano in quegli anni da una ventina ad oltre una trentina.

L'anno sociale 1961/62 (Presidente l'Avv. Federico Costa, Segretario il Dott. Oreste Enrico), si svolge in un clima di particolare signorilità, qual'era nello stile del Presidente, scevro di retorica ma improntato a cordialità di rapporti fra tutti i soci e particolarmente con i Clubs viciniori. È di quell'anno la costituzione sotto il nostro patrocinio, del Lions Club di Arenzano-Cogoleto (Charter 12/5/62) ed il dono al Comune di Genova di attrezzature di giochi per bambini nel Parco di Villa Doria, su proposta caldamente sostenuta dal Socio fondatore Dottor Mazzanti.

Il 1962/63 (Presidente il Prof. Beniamino Binda, Segretario il pittore Lino Schenal) è caratterizzato da un forte impegno sia per i problemi della nostra comunità genovese, sia per le opere di assistenza. Ricordo in proposito una interessante tavola rotonda su «Il problema urbanistico di Pegli», con l'intervento di esperti qualificati; la conferenza «L'aeroporto di Genova ed il suo futuro», dell'allora Direttore Gen. Pezzani; quella su «Il progetto dell'autostrada Genova–Alessandria» (oggi cosa fatta) dell'Ing. Calvi e dell'On. Cattanei; ed un importante convegno sul complesso problema della «Assistenza all'anziano», con la partecipazione dei Proff. Malan e Fazio, dell'Università di Genova e dell'Assessore Comunale Ines Boffardi, ora Deputato al Parlamento. Quanto all'attività benefica, degna di nota è la cospicua offerta all'Opera Pia «Giosuè Signori» di Prà (Istituto San Pietro per minorate psichiche), di una attrezzatura completa di un locale da adibire ad infermeria. Verso questo Istituto si indirizzerà in seguito la nostra scelta preferenziale per la beneficienza.
Sotto la presidenza Binda, verranno anche potenziate le relazioni con i Clubs viciniori, organizzando «meetings interclubs» quali Pegli–Genova, Pegli–Nervi, Pegli–Arenzano e Pegli–Rapallo–Portofino; quest'ultimo, in particolare, con una interessantissima conversazione del compianto romanziere Salvator Gotta, sul tema «Esperienze e aneddoti di uno scrittore».

L'anno 1963/64 (Presidente il Rag. Luigi Donati, Segretario il Dott. Manlio Bonomi) vede l'impegno del Club per le vittime della tragedia del Vajont, con l'offerta di consistenti aiuti in natura e in denaro alle famiglie colpite. Di quell'anno ricordo anche una interessante iniziativa culturale: la visita del Club all'Accademia Carrara di Bergamo, che presentava una importante «Mostra di antichi disegni e stampe», riccamente catalogati e raccolti in volume a cura del Lions Club di Bergamo, in occasione del decimo anniversario della sua costituzione.

Sotto la presidenza del simpatico ed originale Avv. Biagio Petraroli (Segretario I'lng. Vincenzo Di Bella), si apre l'anno sociale 1964/65, con una certa propensione a trattare problemi interessanti l'ambito di Pegli. Il Club organizza infatti una tavola rotonda sui «Problemi della viabilità del ponente e in particolare di Pegli»; un'altra su «Il museo navale di Pegli e la relativa biblioteca»; una conferenza sulla figura di «Teodoro II di Monferrato», a cui Pegli ha intitolato una via: manifestazioni, tutte, con la partecipazione di qualificati esperti del settore e di Autorità comunali. È di quell'anno la nomina a «socio onorario» per particolari meriti lionistici, del Comm. Giulio Garaventa, primo Presidente del Lions Club Pegli, e del Prof. Alberto Cabitto. L'anno sociale si conclude con la visita del Club alla T/N «Michelangelo» e, sul finire, con una riuscitissima gita al Monte Beigua, in fraternità con i Lions di Varazze.

L'attività del 1965/66 (Presidente l'Ing. Ettore Lombardo, Segretario l'Ing. Vincenzo Di Bella) è polarizzata verso un deciso impegno per l'anno successivo, l'anno del Decennale della Charter. Fra le iniziative intese a nobilitare la celebrazione del X Anniversario della Charter del nostro Club, viene deciso, su proposta dello scrivente, di pubblicare a cura del Club la «Storia di Pegli» in due volumi, opera allora ancora manoscritta dello storico Padre benedettino Guglielmo Salvi. Altra iniziativa emergente è quella di potenziare, sul piano della qualità, il numero dei Soci del Club.
Le principali conferenze dell'anno sono tenute dall'Ing. Ugo Sciascia (Il dialogo in famiglia fra genitori e figli) e dal Prof. Luigi Alzona (La stimolazione elettrica del cuore bloccato).
Per ciò che concerne la beneficienza, sono offerte: una moderna cucina Zoppas alla Piccola Casa del Sacro Cuore di Pegli, che ospita bambini orfani o abbandonati; una attrezzatura per Marconi-terapia al Cronicario di Coronata; un apparecchio «Aerosol» per l'O.N.M.I. di Pegli; oltre a vari contributi ad Istituti Assistenziali della zona.
Di particolare interesse, sotto la presidenza Lombardo, è stato un Convegno di Zona, svoltosi a Pegli alla presenza delle maggiori Autorità lionistiche sul tema: «Scambi giovanili con l'estero e attività dei giovani Lions», con la parecipazione dei Clubs di Genova, Nervi, Arenzano e Varazze.

L'anno del Decennale della Charter, 1966/67, che coincide con il Cinquantenario della fondazione dei Lions Clubs, vede Presidente l'Ing. Vincenzo Di Bella (Segretario il Prof. Aristide Rollandi) e, al tempo stesso, registra un notevole incremento del numero dei soci, che già in quel tempo sfiora la cinquantina.
Il dinamismo del Presidente Di Bella reca una notevole vitalità al Club, che si concreta in una serie di manifestazioni, volte a cementare sempre più l'amicizia fra i soci, infondendo loro la coscienza e l'orgoglio d'essere «Lion».
Fra le varie iniziative di allora ricordo il «Concorso sul tema della pace», il Concorso Distrettuale sull'«Automazione e ammodernamento delle strutture industriali», la celebrazione del Cinquantenario del «Lions International», i molti dibattiti sul come essere Lion, e la fondazione del «Leo Club Pegli», che dopo alterne vicende, in questi ultimi tempi, è ritornato a fiorire. E sul piano della beneficienza voglio ricordare gli aiuti agli alluvionati ed il dono di una culla–incubatrice all'Ospedale di Voltri.
Ma soprattutto ho presente la memorabile «Gran Festa del Decennale» del nostro Club a bordo della T/N «Eugenio C.» con circa 600 partecipanti in rappresentanza di trentacinque Lions Club della provincia e di altre regioni. In quella occasione venne anche presentato il 1º volume della «Storia di Pegli», edito a cura dello stesso Lion. Seguì a questa Festa la celebrazione all'Hotel Mediterranée, con carattere intimo ma solenne, del 10º Anniversario della Charter, a cui parteciparono molti Officers e Presidenti dei Clubs viciniori e che si concluse con la consegna a tutti i partecipanti di una medaglia d'oro a ricordo del Decennale.
Una nota dolente: verso la fine della Presidenza Di Bella ci lascia per sempre il socio Dott. Arturo Angelini, a cui in seguito subentrerà il figlio Dott. Roberto.



Foto decennale

Celebrazione del «Decennale della Charter» del «Lions Club Pegli» all'Hotel Mediterranèe (13/4/1967). Il Presidente Ing. Di Bella consegna ai fondatori del Club (nella foto, Panarari) una medaglia d'oro ricordo.



Il secondo decennio


Con la presidenza del Prof. Aristide Rollandi, l967/68 (Segretario il Rag. Giuseppe Brighenti) si apre il secondo decennio di vita del Club, i cui meetings si terranno provvisoriamente (per lavori di ristrutturazione dell'Hotel Mediterranée) all'Hotel Savoia di Piazza Acquaverde.
Le iniziative culturali promosse da Rollandi sono numerose ed interessanti. Ricordo la conferenza–dibattito dell'Ing. Potenza sul tema «Sopraelevata vecchia e nuova», con la partecipazione di esperti e di autorità cittadine; la conferenza del Prof. Capocaccia, Preside della Facoltà di Ingegneria sul tema «Questa civiltà del malessere»; la conferenza dell'On. Giovanni Dagnino sulle «Prospettive del Porto di Voltri»; la conferenza dell'On. Paolo Rossi, sul tema «Una Repubblica dimenticata dalla storiografia ufficiale» (ossia l'ultima Repubblica di Genova del 1814, cancellata dal congresso di Vienna); e la conversazione del compianto Procuratore Generale Francesco Coco, illustrante «Le figure Femminili nella mia esperienza giudiziaria».
In particolare rammento la presentazione ufficiale della «Storia di Pegli e delle sue chiese» (edita in 2 volumi dal Lions Club Pegli) fatta alla Terrazza Martini dall'On. Cattanei, con la partecipazione di Autorità e di un pubblico qualificato.
Memorabili sono due gite volute da Rollandi: una, divertentissima, alle Cinque Terre, con treno speciale riservato ai Lions di Pegli e dei Clubs vicini ed una a lungo raggio in Sardegna, guidata da Brighenti, oltrechè dallo stesso Rollandi.
Degna di nota, infine, l'iniziativa di offrire indumenti, libri, giocattoli e generi di prima necessità agli Orfanotrofi ed Ospizi della nostra giurisdizione, offerte accompagnate da somme in denaro.

Nel 1968/69, con la presidenza del compianto Dr. Renato Toriggia (Segretario l'Avv. Paolo Aiachini) l'Hotel Mediterranée ristrutturato ridiventa la sede abituale dei nostri meetings. Il carattere del buon Toriggia, improntato a grande umanità e ad un sottile senso dell'«humour», pervade in quell'anno l'atmosfera del Club: brevi discorsi, nessuna retorica, ma spiritose battute, che rallegravano le serate conviviali.
A parte ciò, anche allora l'impegno lionistico è stato notevole: promosso dal Presidente, si è dato il via ad un corso di lezioni di primo soccorso e rianimazione, aperto ai cittadini ed ai dipendenti delle Aziende del ponente; si è discusso il problema de «I giovani ed il nostro tempo» in un pubblico dibattito condotto dall'On. Alfredo Biondi; si è incrementata l'opera solidaristica, continuando l'iniziativa Rollandi di offrire indumenti, libri e giocattoli agli Orfanotrofi ed Ospizi della zona, con una beneficenza complessiva per oltre un milione di lire, somma ragguardevole a quel tempo.
Con Toriggia è proseguita la piacevole consuetudine della gita sociale a lungo raggio e di più giorni. In quell'anno siamo andati in Crociera a Napoli con la T/N «Eugenio C», visitando Pompei, Sorrento ed Amalfi.

L'attività del Club nel 1969/70 (Presidente il Prof. Aldo Vestri, Segretario il Rag. Giuseppe Brighenti) è sempre impostata nelle tre classiche direzioni: promuovere l'amicizia fra i Lions come fine e non come mezzo; mirare all'aggiornamento delle proprie conoscenze attraverso conversazioni e dibattiti su argomenti interessanti la vita comunitaria; essere solidali con il prossimo mediante l'aiuto ai deboli ed ai bisognosi.
In quest'ultima direzione sono stati offerti notevoli contributi a favore degli Enti ed Istituti, da noi tradizionalmente beneficati ogni anno.
Avvenimento degno di nota, durante la presidenza Vestri, è la costituzione del Club «Bogliasco-Golfo Paradiso» (Sponsor il nostro Club e quello di Genova-Host), culminata in una grande Festa della Charter del medesimo (11/12/1969), con noi tutti presenti, al Cenobio dei Dogi di Camogli.
Chiude l'anno sociale, per l'iniziativa e l'organizzazione di Brighenti, la magnifica Crociera dell'Amicizia sulla nave «Franca C.» crociera di sette giorni estesa a tutti i Lions del Distretto 108-1, con partenza da Venezia, visita ai maggioil centri e spiagge della Dalmazia e ritorno a Genova, con tappa a Siracusa.

Il 1970/71 vede al timone del nostro Club, quale Presidente, il dinamico Rag. Giuseppe Brighenti (Segretario l'Ing. Nunzio Valvo). L'attività si fa in quell'anno particolarmente intensa, soprattutto su due piani: la partecipazione concreta ai problemi contingenti della nostra città ed il consolidamento delle attività benefiche ed assistenziali. Circa il primo punto, Brighenti organizza due importanti tavole rotonde: una sul tema «L'organizzazione del territorio, con particolare riguardo al ponente cittadino» l'altra su «Il problema della droga». Entrambi i convegni, aperti al pubblico e condotti da noti esperti del settore, ebbero larga eco nella stampa locale.
Sul piano della beneficienza, si rafforza in quell'anno l'impegno costante e sistematico del Club a sostenere l'Opera Giosuè Signori, offrendo all'Istituto San Pietro di Prà (per minorate psichiche) l'arredamento completo di una camera a sei posti. Di più, si riprende la consuetudine di donare agli Istituti assistenziali della zona pacchi d'indumenti e generi di prima necessità in occasione del Natale.
Non è mancato pure l'aiuto alle popolazioni colpite dalla nota e disastrosa alluvione (soprattutto a Voltri), in cui si è particolarmente distinto, anche con sacrifici personali Giacomo Valeri, quale Presidente di un apposito «Comitato Assistenza Alluvionati», costituito dal Governatore.
A coronamento della sua opera, documentata da regolare notiziario mensile ciclostilato, Brighenti organizzò personalmente una festosa ed indimenticabile gita sociale in Sardegna, della durata di sei giorni.

La vita del Club nel 1971/72 (Presidente il Prof. Giovanni Marcacci, Segretario Giacomo Valeri) continua sulla via dell'efficientismo, unito ad un crescente spirito di colleganza fra i soci.
È un anno significativo, il 15º dalla fondazione del Club, e Marcacci dà alla sua Presidenza un indirizzo nobile e preciso: affinare sempre più i rapporti ed i vincoli di amicizia all'interno del Club, non solo attraverso semplici incontri conviviali, ma anche organizzando conferenze e dibattiti su grandi temi sociali o di vero interesse locale.
Rammento, al riguardo, la conferenza dell'On. Alberto Bemporad sul tema «La presenza del lavoro italiano nel mondo»; la tavola rotonda sulla «Crisi della scuola nel contesto evolutivo della società italiana»; la conferenza del Sindaco di Genova, Avv. Giancarlo Piombino, sull'«Europa unita»; una mia conversazione–dibattito su «La crisi urbanistica di Genova», oltreché la partecipazione del Club al Congresso conclusivo distrettuale sul tema operativo «I disadattati».
Delle cose, non soltanto formali, che mi piace ricordare di Marcacci, è lo squisito modo di rivolgere gli inviti ai meetings, a noi indirizzati singolarmente di suo pugno e conclusi con un cordiale saluto autografo.
Si effettuano anche in quell'anno le tradizionali offerte in favore degli Istituti assistenziali della zona (privilegiando, comè consuetudine, l'Opera Pia «Giosuè Signori») e l'attività del Club si conclude con una gita sociale di 4 giorni, ottimamente organizzata, a Palma di Majorca.
Nota dolorosa del 1972 è la morte improvvisa del caro Dott. Giovanni Mascaretti, tesoriere del Club.

Nel 1972/73 (Presidente l'vv. Paolo Aiachini, Segretario Ettore Sacchi), con la definitiva chiusura del ristorante all'Hotel Mediterranée (che continuerà tuttavia a rimanere la sede ufficiale del Club), comincia per noi la spiacevole via itinerante dei nostri meetings, i quali, per qualche tempo, si terranno di norma al Ristorante Magnasco di Prà.
La presidenza Aiachini à caratterizzata da un rinnovato interesse verso i giovani ed ovviamente verso i Leo Clubs, diretti in quell'anno, a livello distrettuale, dal nostro Ing. Di Bella, Presidente di un apposito Comitato.
In particolare, i temi trattati dal Club sotto la Presidenza Aiachini cercano di far chiarezza su uno dei problemi allarmanti del mondo giovanile, come quello della «droga», al quale darà risposta un interessante ciclo di conferenze, tenute rispettivamente dall'ex Questore di Genova Dott. Giuseppe Ribizzi, dal Prof. Franco Cogurra e dal Prof. Giovanni Cattanei, docenti universitari. L'iniziativa ebbe un lusinghiero successo e coinvolse la partecipazione attiva del «Leo Club» di Pegli.

Il 1973/74 è l'anno della Presidenza di Giacomo Valeri (Segretario l'Ing. Carlo Faccio), ma è anche l'anno che il nostro Club esprime il Governatore del Distretto 108-la nella persona del nostro socio, Ing. Vincenzo Di Bella, già Presidente (1966/67) e già Vice-Governatore (1970/71). È quindi un anno particolare, in cui il carattere estroverso di Valeri si dispiega in tutta la sua ampiezza, ricevendo anche critiche, non sempre meritate.
Ricordo le principali manifestazioni lionistiche di quell'anno: la serata al Mediterranée in onore del Governator Di Bella; la serata al ristorante «Il Portichetto» di Arenzano in onore del Vice-Presidente Internazionale Mr. Haslan; la ricorrenza della Charter al Mediterranée, con l'intervento delle massime Autoritagrave; lionistiche; la serata di gala al Grand Hotel di Portofino Vetta in onore del Direttore Internazionale e dei Governatori del Multidistretto 108-Italy.
Ma al di fuori di queste manifestazioni ufficiali, Valeri incrementa la beneficienza, prodigandosi in molti modi nei confronti degli Istituti della zona, tradizionalmente sorretti dal nostro Club.
La gita sociale di quell'anno si concreta in una crociera di 6 giorni sulla T/N «Eugenio C.» in Spagna ed in Portogallo.

Nel 1974/75 subentra alla Presidenza di Valeri (che in quell'anno ricopre la carica di Delegato di Zona), chi scrive (Segretario il Prof. G.B. Traverso). È un anno tormentato: non abbiamo ancora trovato una sede fissa per i nostri meetings, il Ristorante Magnasco è giudicato inadeguato, i Clubs genovesi aumentano di numero (oltre al Genova Host, già esistono il Genova-Lanterna, il Genova-Sampierdarerna, il Genova-San Giorgio) e sta per costituirsi il Genova-Albaro, «sirena di lusinghe» per i nostri soci residenti in quella zona (già due di questi hanno deciso di trasmigrare ed altri ne sono in procinto!).
Il mio compito non è facile: si tratta di salvaguardare il prestigio del secondo Club genovese per anzianità, qual'è quello di Pegli. Mi adopero, come posso, con richiami agli amici al senso del dovere, della solidarietà, della fedeltà. E alla fine, non tanto per merito mio, quanto per una presa di coscienza collettiva, il «vento di fronda» si attenua e si ristabilisce una certa unità.
La mia conduzione si riassume in poche direttive: austerità, per ripianare un certo passivo dell'anno precedente; attività di servizio e attività socio-culturali equilibrate; incontri fra soci anche dopo cena, in sostituzione di alcuni meetings tradizionali.
Iniziative forse degne di ricordo sono: la conferenza–dibattito su «Sanità e sicurezza sociale in Liguria» dell'allora Assessore Prof. Fernanda Pedemonte; la tavola rotonda sul problema della «Istituzione a Pegli di una biblioteca» (per la quale il socio Avv. Petraroli dona una copiosa collana di libri popolari della BUR.); ed il convegno per il «Riassetto della Villa Pallavicini», in collaborazione con l'Associazione Rinascita di Pegli. Da segnalare anche le conversazioni interne dei soci Marcacci, Castello e Rollandi su interessanti argomenti.
La gita sociale in quell'anno è a Copenaghen, organizzata con la collaborazione determinante dell'amico Marcacci.

L'anno 1975/76 (Presidente il Prof. G.B. Traverso, Segretario il Rag. Audace Giulietti) ci trova praticamente ancora senza sede ordinaria per i nostri meetings.
Vaghiamo di locale in locale, non senza soddisfazione di tipo «culinario», tenendo però fissa al Mediterranée la sede ufficiale per il Consiglio e le Assemblee.
Iniziative da rammentare in quell'anno sono: la tavola rotonda sul tema «L'aborto: problemi sociali e morali», con l'intervento dell'On. Ines Boffardi, del nostro socio Prof. Michele Centonze e del Padre Gesuita Walter Rossetti; e l'intermeeting fra i Clubs di Pegli, Genova–Lanterna, Sampierdarena e Nervi, allietata da una conferenza–dibattito del giornalista Dott. Vittorio Bruno sul tema: «Rapporto giornale e società». Sempre notevole, in quell'anno, il contributo nei confronti degli Istituti Assistenziali della zona.
La tradizionale gita sociale (di 6 giorni) è programmata in autopuliman, con visita ad alcuni centri turistici dell'Austria, Germania e Svizzera.

Il ventennio di attività del Club si conclude con la Presidenza del compianto Dott. Luigi Sanna, 1976/77 (Segretario il Rag. Enrico Rusca). Fu un anno improntato a grande semplicità di propositi, qual'era nel carattere del buon Gigi, alieno da assumere — come lui asseriva — «impegni più grandi di noi», ma tutto proteso a fare il bene possibile verso i diseredati ed a cementare l'amicizia fra gli uomini, quale unico sbocco al grosso interrogativo della vita.
Finalmente, in quell'anno, ha fine il corso itinerante dei nostri meetings, per trovare una sede degna all'Hotel Plaza di Piazza Corvetto.
Circa le attività culturali, meritano menzione: la conversazione del noto scrittore Vittorio G. Rossi su alcune sue impressioni di viaggiatore e giornalista; la conferenza del Sen. Cesare Zappulli sul tema «Il risparmio inutile»; e la conferenza dei nostri soci Prof. Centa e Prof. Marcacci, rispettivamente sui temi: «Prospettive attuali di diagnosi prenatale» e «Storia dei Lions».
Da ricordare, inoltre, la celebrazione del «Ventennale della Charter» a bordo della motonave «Italia» alla presenza delle principali Autorità lionistiche, con dono agli intervenuti di una pregevole riproduzione in fac–simile di una rara stampa dell'Ottocento, raffigurante l'antico Palazzo Lomellini di Pegli (ora sede dell'Hotel Mediterranée), in cui è nato il nostro Lions Club.
Note tristi dell'anno sono l'immatura scomparsa dell'Ing. Giovanni Traverso, Vice–Presidente del Club e quella del socio fondatore Comm. Amedeo Benevolo.



Foto ventennale

Celebrazione del «Ventennale della Charter» del «Lions Club Pegli». Il Presidente Dott. Luigi Sanna riceve dal Presidente del Club di Sestri Levante, Dott. Attilio Bonelli, la Targa–ricordo dei 20 anni del nostro Club, nel corso dei festeggiamenti a bordo della M/N «Italia» (3/5/1977).



Gli ultimi cinque anni di attività del Club


Il 21º anno di vita del Club (1977/78) si apre con la Presidenza del Dott. Aldo Ponte (Segretario Giacomo Valeri). Il programma è essenzialmente impostato nell'incrementare il numero dei soci del sodalizio, divenuto per varie ragioni piuttosto esiguo e nel dare maggiore slancio e frequenza alle relazioni con i Clubs viciniori, attraverso gli incontri intermeetings. Ricordo, in proposito, l'intermeeting con il San Giorgio alla Fiera del Mare e la conferenza dell'On. Bucalossi sul tema dell'«Europeismo»; la «Festa dell'Amicizia» presso il «Golf House» di Arenzano–Pineta, con la partecipazione del Delegato di Zona Bessone e di tutti i Presidenti dei Clubs del Ponente; la Festa della Charter al Grand Hotel di Portofino Vetta, presenti le principali autorità lionistiche e le rappresentanze di tutti i Clubs della zona.
Della Presidenza Ponte, mi piace ancora rilevare l'iniziativa, a favore delle Scuole di Pegli, di un corso di profilassi della carie dentale in età scolare; e, ancora, le non indifferenti offerte agli Istituti benefici della circoscrizione, in particolare all'Istituto San Pietro dell'Opera Giosuè Signori, che il Club si impegnerà di dotare di un ascensore.
Chiude l'anno sociale una terza gita del Club in Sardegna, con tappa a Carloforte, cui è legata la storia e la parlata pegliese, gita ottimamente organizzata e guidata da Brighenti.

Il 1978/79 vede alla Presidenza l'Ing. Severino Morandi (Segretario Leonardo Baracco). Il suo intento è di approfondire e armonizzare la conoscenza fra i soci, specie se nuovi, all'intemo del Club, oltreché di articolare l'attività di quest'ultimo in seno alla Circoscrizione, affinché il Club si senta sempre più parte attiva e viva della grande Famiglia lionistica.
In merito al prima punto, nasce così la proposta di escludere per, quell'anno l'ammissione di altri soci, al fine di meglio amalgamare le presenze già esistenti; in merito al secondo, quella di incrementare la frequenza degli intermeetings, già intrapresa l'anno precedente.
Fra le cose più interessanti della Presidenza Morandi, ricordo la conferenza di S.E. il Cardinale Siri su «La famiglia» (abbinata ad un intermeeting col San Giorgio) e la conversazione di Susanna Agnelli sul tema «Salviamo il nostro mare». Degne di nota anche le conferenze di Luciano Bolis sul tema « I Lions per l'edificaziozne dell'Europa»; del Dott. Giulio Bedeschi, sulle vicende degli Alpini della «Julia» in Russia (con le testimonianze del nostro socio Cherubino Fiorenzi, decorato di medaglia d'argento al valor militare); e quella dell'Ing. Di Bella sul tema «Prospettive per l'economia italiana».
Quanto alla beneficienza, oltre a proseguire nelle tradizionali offerte e nella consueta fornitura di attrezzature per le camerate dell'Istituto San Pietro di Prà, si è provveduto a completare le opere di installazione di un ascensore nello stesso, con la collaborazione fattiva dei nostri soci Valeri ed Ing. Fanghella, il primo per le opere murarie e il secondo per la parte tecnica.
Di più, si sono dati contributi a favore di bimbi nefropatici o bisognosi d'intervento al cuore.
Nota dolente dell'anno è l'improvvisa scomparsa del Prof. Carmine Rosso, già Vice–Presidente del Club.

La presidenza del Dott. Dino Parodi, 1979/80 (Segretario Italo Torselli), è tutta particolare, in quanto l'organizzazione del Club si sburocratizza al massimo, anche se sostanzialmente rimane salda sul piano dell'amicizia e della massima cordialità.
Il Parodi vede sì il lionismo come un grande legame di amicizia fra i soci, che solidarizzano verso chi ha bisogno, ma non è del tutto convinto sul raggiungimento dei grandi obiettivi sociali che l'organizzazione si prefigge, per i quali altri organismi sono delegati.
È questa una delle ragioni per cui l'anno si dispiega tranquillo, e direi divertente, anche per le spiritose battute del Presidente, che di sovente affiorano nei meetings.
Detto ciò desidero annotare alcune interessanti conferenze dell'anno, come: «Il sesso, questo sconosciuto», del Prof. Aldo Franchini; «L'attuale situazione italiana», dell'On. Egidio Sterpa, de «Il Giornale Nuovo»; «I Marescialli dell'8 settembre», del giornalista Dott. Renzo Trionfera. Ma soprattutto è da porre in rilievo la conferenza di S.E. il Cardinale Siri sul tema: «Cattolicesimo e Massoneria», alla quale parteciparono molti Lions dei Clubs genovesi.
Le opere di beneficienza sono in quell'anno notevoli, privilegiando, com'è tradizione, l'Opera Giosuè Signori di Prà.
La gita sociale, della durata di 6 giorni, si effettua in pullman alle «Ville Venete», con ottima organizzazione.

L'anno 1980/81 reca l'impronta volitiva del Presidente Rag. Audace Giulietti (Segretario Italo Torselli). Le sue direttive sono tutto un programma: sincera fede del lionismo, attaccamento e massima partecipazione alla vita del Club, pochi discorsi, ma molte cose concrete.
Mentre scrivo ho qui davanti la documentazione della sua attività, che si riassume in una precisa programmazione dell'anno sociale, nella modifica dello Statuto del Club, ormai inadeguato, nella pubblicazione e comunicazione a tutti i soci del bilancio preventivo e consuntivo, oltre alla incentivazione delle opere di bene, funzione fra le primarie dell'associazione.
E voglio anche sottolineare la grande sensibilità di Giulietti nel voler ricordare tutti i soci scomparsi (ai quali verrà dedicata una Messa, in una toccante serata trascorsa dal Club all'Opera Giosué Signori di Prà) e nel rendere onore ai fondatori del Lions Club di Pegli, inviando a tutti i soci, in occasione del Natale, un biglietto augurale recante la fotografia della «Charter 1957», di fondazione ufficiale del Club.
Le manifestazioni culturali dell'anno sono state numerose e svariate: fra queste mi è caro ricordare la tavola rotonda sul tema «Il pittore e gli altri» (con la partecipazione del pittore Giannetto Fieschi, del critico d'arte Dott. Beringheli e del gallerista Rotta); la conferenza di Mons. Pedemonte su «La storicità dei Vangeli»; quella del nostro Prof. Centa su «Attualità della genetica umana»; e la divertente conversazione «Una serata con Vito Elio Petrucci».
Con la Presidenza Giulietti, le offerte in beneficienza sono ulteriormente aumentate, anche per il concorso di un «anonimo» benefattore, che senza rivelarsi continua pur oggi a fare sentire la sua presenza. Naturalmente, buona parte di esse saranno devolute, come scelta elettiva, all'Opera Giosué Signori. La gita sociale dell'anno, in autopuliman di gran turismo, ha come meta Vienna.
Note tristi, nel corso dell'anno sociale, sono le immature scomparse del Dott. Lugi Sanna, già Presidente del Club e della Signora Matilde Tesi Torselli, moglie del nostro Segretario.

Arriviamo così al 1981/82, l'anno lionistico attuale, presieduto brillantemente dal simpatico e appassionato Dott. Riccardo Venturino, coadiuvato dal solerte Segretario Rag. Tullio Pitto. È l'anno del 25º Anniversario della Charter e che vede pure, quale Vice Governatore, il nostro socio Avv. Paolo Aiachini, già Presidente del Club e Delegato di Zona.
Ma ciò non appartiene più al passato del nostro Club; è realtà vivida e bella che sta davanti a noi e dentro i nostri cuori, che viviamo giorno per giorno in un clima di amicizia ottimale, invidiato da tutti i Lions che hanno avuto il piacere di conoscerci.
E voglio chiudere queste note — rattristate purtroppo dalla scomparsa, in questi ultimi giorni, del nostro carissimo socio Ing. Marcello Chinaglia — per ringraziare, anche a nome degli amici Neri e Mazzanti, i due ultimi Presidenti, Giulietti e Venturino, con i rispettivi Consigli, per aver voluto alla Presidenza Onoraria del Lions Club Pegli, nel 25º anno di fondazione, i tre soci fondatori soli rimasti, che — se non altro — conservano l'orgoglio di aver amato e mai disertato il loro Club.



Pegli, Aprile 1982





foto Soci Fondatori

I tre soci fondatori attualmente ancora presenti nel «Lions Club Pegli» (da sinistra: Arch. Erio Panarari, Dott. Giuseppe Mazzanti, Dott. Probo Neri).



foto venticinquennio

Il Dott. Riccardo Venturino, Presidente del «Lions Club Pegli» nel «Venticinquennio» della sua fondazione (1957/1982)



Consiglio Direttivo venticinquennio

Il Consiglio Direttivo del «Lions Club Pegli» nel 25º Anniversario della sua fondazione (foto eseguita il 20/3/82 in occasione di una gita sociale a Venezia). In piedi, da sinistra: Centa, Baracco, Centonze, Menozzi, Marcacci, Venturino, Giulietti, Pitto, Brighenti. In basso: i soci fondatori Neri, Panarari e Mazzanti.



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